Personalità del mondo del cinema, della cultura e dell’attivismo per i diritti umani sono invitate dalla Direzione del Festival a costituire la Giuria ufficiale per le sezioni documentari e cortometraggi.
Personalità del mondo del cinema, della cultura e dell’attivismo per i diritti umani sono invitate dalla Direzione del Festival a costituire la Giuria ufficiale per le sezioni documentari e cortometraggi.
Regista di cinema documentario e di finzione, è dottore di ricerca in Sociologia della Comunicazione presso l’Università di Bologna, dove ha insegnato fino al 2010 come esperto di analisi etnografica della produzione video e di pratiche e teorie di comunicazione sociale, in particolare nell’ambito della solidarietà internazionale.
Alla 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Segre ha presentato “Il Pianeta Mare”, un documentario sulla zona industriale di Marghera. Sin dal suo esordio, i suoi lavori hanno riguardato soprattutto le migrazioni e le minoranze: “Lo sterminio dei popoli zingari (1998), “A Sud di Lampedusa” (2006), “Come un uomo sulla terra” (2008), “Il sangue verde” (2010). Nel 2012 al Bif&st vince il Premio Franco Cristaldi per il miglior film con Io sono Li e il Premio Vittorio De Seta per il miglior documentario con “Mare Chiuso”.
Ilir Butka è un regista e produttore cinematografico. Si è laureato all’Accademia albanese delle arti in Albania. Negli ultimi cinque anni è stato presidente del Centro nazionale albanese di cinematografia.
Butka è stato uno dei fondatori ed ex direttore del Tirana International Film Festival, il primo festival cinematografico internazionale d’Albania. Come produttore di “Ska-ndal Production” negli ultimi anni ha prodotto film di successo come “Honeymoons”, diretto da Goran Paskalievic, “La Nave Dolce” di Daniele Vicari, e “Here Be Dragons”, diretto da Marc Cousins.
Bukta è stato membro della commissione giudicatrice del Centro nazionale di cinematografia albanese e del Centro nazionale di cinematografia di Kosova ed è stato membro della giuria in numerosi festival cinematografici. È anche presidente della Albania Film Commission e anche il co-fondatore del Balkan Film Market.
Anna Ramskogler-Witt è La direttrice artistica del Human Right Film Festival di Berlino, il festival dedicato ai documentari e cortometraggi sul tema dei diritti umani con il quale il MyART ha stretto un rapporto di collaborazione internazionale.
Anna Ramskogler-Witt lavora nel campo della cultura e dei diritti umani dal 2008. Le sue precedenti posizioni includevano ruoli come PR manager per POOOL Film Distribution, direttore del programma del festival cinematografico per i diritti umani “Questo mondo umano”, nonché responsabile ufficio e progetto per il Cinema per la Fondazione per la Pace. Negli ultimi anni ha anche consigliato diverse organizzazioni no-profit e registi come responsabile delle pubbliche relazioni indipendenti. Ramskogler-Witt è entrata a far parte dell’ECCHR (European Center for Constitutional and Human Rights) a marzo 2017, dove è responsabile del dipartimento fundraising e donazione.
Si fa conoscere alla fine degli anni ’80 per i suoi lavori alla regia in coppia con Franco Maresco nel duo Ciprì e Maresco, nella serie di sketch di Cinico TV, in onda su Rai 3, e in vari film. Tra il 1995 e il 1998 è alla regia di film come “Lo zio di Brooklyn” e “Totò che visse due volte”. Come direttore della fotografia ha lavorato al fianco di registi del calibro di Renato De Maria, Marco Bellocchio e Roberta Torre.
Nel 2009 ha vinto al Chicago International Film Festival il premio della fotografia per “Vincere”, per il quale si è aggiudicato anche numerosi premi in Italia. Con “È stato il figlio” (2012) si è aggiudicato il Premio Osella per il migliore contributo tecnico alla 69ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Nel 2013 ha vinto il Nastro d’argento al regista del miglior film. Nel 2014 ha realizza “La buca”, uscito a settembre, con Rocco Papaleo, Sergio Castellitto e Valeria Bruni Tedeschi. È inoltre docente di regia presso l’Accademia di Cinema e Televisione Griffith di Roma.
Alessandro Di Gregorio (1974) è un regista e documentarista italiano. Dopo le prime esperienze come aiuto regista collabora con la Filmmaster dirigendo spot e altri prodotti video. Il suo primo documentario, 8744 (2006), vincitore di diversi riconoscimenti viene acquistato da History Channel mentre il successivo, “Per chi suona la campanella” (2009), va in onda su Rai 3 per Doc 3. Dal 2006 collabora con diverse case di produzione e dirige programmi e documentari in onda sui principali canali televisivi nazionali.
Con il cortometraggio “Frontiera” ha vinto il premio David di Donatello 2019. Privo di dialoghi, il film lascia alla ricchezza dei suoni e del fischio del vento la tensione e la responsabilità di raccontare il dramma dei migranti.
Corrado Giustiniani, giornalista, scrittore e blogger, è presidente del Trevignano FilmFest, rassegna cinematografica a tema patrocinata dalla Camera dei Deputati, che nel 2019 celebra la sua ottava edizione. Per più di 25 anni inviato speciale del Messaggero, ha poi collaborato con il settimanale l’Espresso e con i quotidiani Il Fatto e Il Secolo XIX. Ha anche diretto il magazine online dell’Istituto di ricerca Eurispes. È titolare sull’Espresso.it de “I nuovi italiani”, storico blog sull’immigrazione nato nel 2007 sul Messaggero. Ha curato la voce “Nuovi italiani” del Dizionario Geopolitico Treccani.
Fra i suoi libri, “La casa promessa” (Einaudi, 1981), “Fratellastri d’Italia” (Laterza 2003), “Vivere insieme” (Laterza 2006), scritto assieme a Valerio Castronovo, “Dinosauri” (Sperling&Kupfer, 2015).