I film in concorso al MyArt 2019
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Selezionati i documentari e i cortometraggi affidati al giudizio di Daniele Ciprì, Andrea Segre, Ilir Butka, Anna Ramskogler-Witt, Alessandro Di Gregorio e Corrado Giustiniani

Sono stati selezionati e affidati al giudizio della giuria tecnica, i dieci documentari e i dodici cortometraggi ammessi in concorso per l’edizione 2019 del MyART, il festival del cinema indipendente dedicato al tema delle migrazioni e dei diritti umani che si svolgerà a Cosenza dal 5 al 9 novembre prossimi e che quest’anno ha voluto dedicare il suo focus alle parità di genere e ai diritti delle donne.

Per la sezione documentari, in competizione per aggiudicarsi il premio “Sprar”, ci sono: “Not Just Football” di Paolo Casalis (Italia, 2018, 70’); “Anbessa” di Mo Scarpelli (Italia/Usa, 2019, 86’); “In Our Paradise” di Claudia Marschal (Francia, 2019, 76’); “Dialogue” di Selim Yildiz (Kurdistan/Turchia, 2019, 93’); “Who’s Romeo” di Giovanni Covini (Italia, 2018, 89’); “Chaos” di Sara Fattahi (Siria, 2018, 95’); “Footballization” di Francesco Furiassi e Francesco Agostini (Italia, 2018, 76’); “After Prayers” di Simone Mestroni (Italia, 2018, 61’); “Rotta Contraria” di Stefano Grossi (Italia, 2018, 76’); “We Are Not Together” di Alexander Nezam (Usa/Grecia, 2019, 67’56’’).

E per la sezione cortometraggi, che assegna il premio “Migrantes” al miglio lavoro in concorso, sono stati scelti: “Baradar” di Beppe Tufarulo (Italia, 2019, 15’); “Nooh” di Edoardo Bramucci (Italia, 2018, 11’47’’); “Yousef” di Mohamed Hossameldin (Egitto/Italia, 2018, 14’); “Krampon” di Abdullah Sahin (Turchia, 2018, 10’36’’); “Pd” di Olivier Lallart (Francia, 2019, 35’3’’); “High Tide” di Hamed Golshahi (Iran, 2019, 15’08’’); “Apollo 18” di Marco Renda (Italia, 2019, 8’); “Amare Affondo” di  Matteo Russo (Italia, 2019, 15’); “Il Mondiale In Piazza” di Vito  Palmieri (Italia, 2018, 15’); “My Tyson” di Claudio Casale (Italia, 2018, 15’); “Song Sparrow” di Farzaneh Omidvarnia (Iran/Danimarca, 2019, 12’); “The Role” di Farnoosh Samadi (Italia/Iran, 2018, 11’50’’).

Ora toccherà alla giuria – composta da Daniele Ciprì, Andrea Segre, Ilir Butka, Anna Ramskogler-Witt, Alessandro Di Gregorio e Corrado Giustiniani – decretare il miglior documentario e il miglior cortometraggio, e assegnare eventuali menzioni speciali, del MyART 2019. I vincitori si conosceranno il 9 novembre, in occasione della premiazione finale del festival che propone una narrazione alternativa dei fenomeni migratori e dei diritti umani.

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