Tratta dei migranti e discorsi dell’odio: l’accoglienza parte da lontano
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Come funziona la tratta dei migranti in Libia? Chi la gestisce? E ancora: La Guardia Costiera libica combatte i trafficanti oppure è collusa? E come opera la mafia che gestisce in Libia i centri di detenzione per i migranti? Sono domande a cui finora non era stata data alcuna risposta “per immagini”, ravvicinate e quindi incontrovertibili. “L’Imbroglio” di Amedeo Ricucci è, invece, un reportage in presa diretta con immagini inedite in cui, per la prima volta, le telecamere di Speciale Tg1 riescono ad entrare, fra mille difficoltà, nei porti libici della tratta, a Sabratha, Motred, Zawiyah, raccontandoci dal di dentro chi sono i grandi boss del traffico dei migranti, come operano e di quali complicità godono a livello locale.
Il MyArt Film Festival ospita un evento speciale nel quale, dopo la proiezione del reportage di Ricucci (50’) e una chiacchierata con il giornalista Rai, la discussione si sposterà su come si costruisce una buona accoglienza? Da dove si parte? Il linguaggio, per esempio, sia esso per immagini, sia per testo e per le parole utilizzate, è il primo passo verso un processo sano di integrazione. Lo spiegherà Valerio Cataldi, il presidente della Carta di Roma, l’associazione fondata nel dicembre 2011 per dare attuazione al protocollo deontologico per giornalisti una informazione corretta sui temi dell’immigrazione; interverrà Daniela di Capua, che è la direttrice del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, costituito dalla rete degli enti locali per la realizzazione di progetti di accoglienza che garantiscono interventi di “accoglienza integrata” prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico; e Giuseppe Fabiano, il direttore della Fondazione Migrantes Calabria, organismo costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana per assicurare l’assistenza religiosa ai migranti, italiani e stranieri, per promuovere nelle comunità cristiane atteggiamenti ed opere di fraterna accoglienza nei loro riguardi, per stimolare nella stessa comunità civile la comprensione e la valorizzazione della loro identità in un clima di pacifica convivenza rispettosa dei diritti della persona umana.
PROIEZIONE E DISCUSSIONE

18 novembre / 17:00 / Cinema San Nicola / Ingresso libero

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