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Assegnati il premio Sprar al documentario “Dialogue” e il premio Migrantes al cortometraggio “The role”.
Menzione speciale per il docu “We are not togheter” e il corto “Song Sparrow” della giuria del festival dedicato alle “narrazioni alternative” su migrazioni e diritti umani.
Gli studenti hanno premiato “My Tyson” nell’ambito del progetto MyART for School.
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La bellezza delle immagini e la potenza della storia (vera) di Besna, una mamma curda – che racconta anche la vita di decine di migliaia di altre madri di giovani in guerra – in viaggio tra Kurdistan, Turchia e Siria alla ricerca del figlio combattente, ha convinto la giuria del MyART che “Dialogue” di Selim Yildiz è il miglior documentario per l’edizione 2019 del festival del cinema indipendente che si è svolto a Cosenza dal 5 al 9 novembre scorsi: al documentario prodotta tra Kurdistan e Turchia nel 2019 è andato il premio Sprar. Mentre per la sezione dei cortometraggio, il premio Migrantes per il miglior lavoro è andato a “The role” di Farnoosh Samadi, che nell’Iran contemporaneo racconta la storia di una donna che accompagna il marito attore a un provino e inaspettatamente ottiene una parte nel film che invece l’uomo non farà.
La giuria – composta da Daniele Ciprì, Andrea Segre, Ilir Butka, Anna Ramskogler-Witt, Alessandro Di Gregorio e Corrado Giustiniani – ha poi assegnato la menzione speciale al documentario “We are not togheter” di Alexander Nezam (Usa/Grecia, 2019) e al cortometraggio di animazione “Song Sparrow” di Farzaneh Omidvaria (Iran/Danimarca, 2019).
Gli studenti della scuole coinvolti nel progetto “MyArt film festival… for School” finanziato dal Miur e dal Mibact nell’ambito del Piano nazionale “cinema per la scuola”, attraverso un’APP hanno votato e scelto il “My Tyson” di Claudio Casale (Italia, 2018) come miglior cortometraggio visto durante le proiezioni mattutine.
La serata di premiazione ha concluso cinque giorni proiezioni ed eventi speciali tra i quali l’assegnazione del “Premio Mario Gallo” in collaborazione con Cineteca della Calabria al documentarista Andrea Segre; la proiezione del cortometraggio “frontiera” di Alessandro Di Gregorio (David di Donatello 2019 come miglior cortometraggio); l’evento organizzato dalla Fondazione Calabria Film Commission con i rappresentanti dei settori cinematografici di Calabria ed Albania e si discuterà di “Albania in Europa attraverso la cultura e il cinema: la Calabria come porta privilegiata d’ingresso”; e l’evento promosso in collaborazione con Coordinamento Sprar della Provincia di Cosenza e Servizio Centrale Sprar: la proiezione del film “Paese Nostro – Il film che avremmo voluto mostrarvi”, prodotto da ZaLab.
Ma è stato l’evento finale, ovvero la proiezione del potentissimo documentario “For Sama” ad aver decretato l’alto livello internazionale raggiunto dal MyART: il documentario di Waad Al-Khateab è stato infatti presentato in una premiere nazionale realizzata in collaborazione con il Human Rights Film Festival di Berlino con il quale nei mesi scorsi è stata stretta una partnership per lo scambio di esperienze ed eventi che produrrà effetti anche per le prossime edizioni del festival mediterraneo dedicato alle “narrazioni alternative” su migrazioni e diritti umani.