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Otto film transitati dall’edizione 2018 del MyArt Film Festival sono ora candidati ai David Di Donatello, il Premio che dal 1956 viene assegnato alla migliore produzione cinematografica italiana e straniera. Una candidatura che inorgoglisce l’organizzazione del MyArt, perché è anche segno che la rassegna-concorso di Cosenza, dedicata al cinema indipendente che offre una narrazione alternativa su immigrazione e diritti umani – organizzata dall’Associazione Culturale Multietnica “La Kasbah” e dalla giovane casa di produzione cinematografica LagoFilm – sa intercettare il meglio della produzione documentaristica internazionale.
Si tratta dei documentari “Arrivederci Saigon” di Wilma Labate; “It Will Be Chaos” di Lorena Luciano e Filippo Piscopo; e “Beautiful Things” di Giorgio Ferrero e Federico Biasin, che ha ricevuto la menzione speciale della giuria del MyArt 2018; e dei cortometraggi “Balo“, di Marco Di Gerlando e Ludovica Gibelli; “La buona novella”, di Sebastiano Luca Insinga; “Magic Alps” di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi; “Maramandra”, di Lele Nucera; e di “Krenk”, di Tommaso Santi, che al MyArt 2018 si è aggiudicato il primo premio della sezione cortometraggi.