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FOTO DI GRUPPO CON ANDREA SEGRE E GLI STUDENTI DELL’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “IPSSS DA VINCI – ITAS NITTI”
Pianeta in mare
“Un regista di documentari ha un compito importante: portare le persone lì dove non possono o non vogliono entrare.
Il Pianeta in mare nasce per questo.”
“Cosa vogliamo fare di quello che è stato chiamato per lungo tempo un mostro? E che io invece ho voluto ridefinire un pianeta? Vogliamo dare a questo pianeta un futuro nel pianeta mondo o vogliamo far finta che non ci sia?”
“Oggi è la stagione del silenzio rispetto a questi luoghi. E questo è molto grave. In realtà questi luoghi ci sono, e determinano scelta strutturali della nostra economia che hanno forte impatto ambientale.”
“Il Pianeta in mare mostra come tanto lavoro pericoloso per la salute e l’ambiente viene svolta da lavoratori “non Italiani”. Nel polo industriale Marghera lavorano persone provenienti da 67 paesi per produrre la nostra ricchezza, facendo lavori che gli italiani non vogliono fare più. Quando vi parlavo di migrazioni ragionate pensando a voi stessi, c’è il vostro futuro in gioco. “
“Non si tratta di essere buoni o cattivi con chi viene da lontano, si tratta piuttosto di ragionare su chi ha il potere di decidere chi può muoversi e chi no.”
“La Brexit è l’esempio più vicino a voi per farvi comprendere come la limitazione della libertà dell’ingresso in un altro Paese possa toccare anche a noi che siamo nati nella parte giusta del pianeta.”
“Quando vi tolgono un diritto prima di prendervela con chi non c’entra nulla e subisce quanto noi le stesse negazioni, chiedetevi chi sono i veri responsabili.”
“Non fate vi rubare la libertà di poter scegliere dove sognare.”
Andrea Segre